Arena Stadera is part of Performing Architecture, the citywide festival that brings together architecture and the performing arts across five neighborhoods in Milan. Conceived as a social design intervention for the Stadera district, the project was developed in collaboration with BASE Milano and DOPO Space, curated by Carolina Amoretti (Fantastudio), and designed by Sara Ricciardi Studio.
Co-designed with residents of Milan’s District 5 around the theme of hospitality, Arena Stadera is an open, shared public space. Built using scaffolding tubes—a symbol of transformation—and adorned with flags and banners created through participatory workshops, the arena reflects the evolving and vibrant identity of the neighborhood. The fabrics used were donated by MajoTech and upcycled by the local community in collaboration with the social enterprise Spazio 3R.
Arena Stadera becomes an urban arena, an open-air stage where public space transforms into a place of gathering, expression, and collective creativity.
The project is part of the broader context of Performing Architecture, a festival that promotes new forms of collective thinking and architectural practice to shape cities that are not only livable but built around people. Here, ephemeral and performative architecture becomes a tool for reimagining how we coexist in urban environments, activating new transformative processes in peripheral areas of the city.
Arena Stadera si inserisce all'interno del progetto Performing Architecture, il festival diffuso che unisce architettura e arti performative attraversando cinque quartieri di Milano. Nato come intervento di design sociale per il quartiere Stadera, il progetto è stato realizzato in collaborazione con BASE Milano, DOPO Space, curato da Carolina Amoretti (Fantastudio) e progettato da Sara Ricciardi Studio.
Pensata e costruita insieme agli abitanti del Municipio 5 attorno al tema dell’ospitalità, Arena Stadera è uno spazio pubblico aperto e condiviso. Realizzata con tubi da impalcatura—simbolo di trasformazione—e decorata con bandiere e striscioni creati attraverso laboratori partecipativi, l’arena riflette l’identità viva e in evoluzione del quartiere. I tessuti utilizzati provengono da materiali di recupero, donati da MajoTech, e lavorati dalla comunità locale insieme all’impresa sociale Spazio 3R.
Arena Stadera si trasforma così in un’arena urbana, un palcoscenico all’aperto dove lo spazio pubblico diventa luogo di incontro, espressione e creatività collettiva.
Il progetto si inserisce nel più ampio contesto di Performing Architecture, festival promotore di nuovi esercizi di pensiero collettivo e di architettura per dare forme a città che non solo possano essere abitabili, ma che si costruiscono intorno alle persone. L’architettura effimera e performativa diviene così lo strumento di ridefinizione delle dinamiche di coesistenza cittadina, agendo su aree periferiche urbane, attivando nuovi processi trasformativi.